Il padre della ragazza vorrebbe che i fatti venissero giudicati “indipendentemente dalla potenza politica del padre” di Leonardo Apache.
La ragazza che ha accusato di stupro Leonardo Apache, il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, sarà probabilmente a colloquio con i pm domani – lunedì 10 luglio – per raccontare la sua versione dei fatti. La violenza sessuale sarebbe avvenuta nella notte fra il 18 ed il 19 maggio scorso dopo una serata all’Apophis Club, discoteca del centro di Milano.
A commentare sulla vicenda è intervenuto anche il padre della ragazza, intervistato da Repubblica, che ha dichiarato: “Se verrà dimostrato quello che racconta mia figlia, e io credo a mia figlia, lei resterà segnata per tutta la vita. Spero che chi deve indagare e giudicare sappia valutare oggettivamente i fatti, indipendentemente dalla potenza politica del padre“.
Le indagini vanno avanti
Il genitore della ragazza che ha accusato Leonardo Apache La Russa è sicuro di quanto dichiarato dalla figlia: “Non ho dubbi su quello che racconta – ha commentato –. Da quella notte è devastata“. Per gli inquirenti, però, resta giustamente qualche incertezza e le indagini proseguiranno.
La ragazza si era recata alla clinica Mangiagalli appena dopo la nottata in cui sarebba avvenuta la violenza. Qui sarebbe stata accertata un’ecchimosi, una ferita ad una gambe e la sua positivià a cocaina e cannabis. La giovane aveva affermato di essere stata narcotizzata dal figlio di La Russa e, secondo le analisi dei medici, nel suo sangue c’era traccia di benzodiazepine. Per capirci di più bisognerà comunque attendere il proseguio delle indagini.
